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Tuesday, May 14th, 2024

di Massimiliano Furlan

 (vinoclick) Finalmente ci siamo, la vendemmia 2015 è già in corso d’opera in tutto il Mondo e i dati sono davvero confortanti anche per il nostro paese. In Francia Bordeaux e Borgogna hanno iniziato a raccogliere i primi grappoli e tutto sembra andare per il meglio con un buon incremento della produzione. Per quanto riguarda lo Champagne la raccolta delle uve avverrà solo in questi giorni per capire meglio le condizioni meteo che sono state cruciali con un estate caldissima. Ricordiamo tra l’altro che per i vini francesi il 2014 oltre la bassa produzione ha registrato anche un calo nelle esportazioni che oscillano tra il 5 e il 10% ma non per lo Champagne che ha avuto un incremento del +’8% Negli altri paesi del Mondo il 2015 segnerà un incremento della produzione molto importante, ricordiamo per esempio che la Spagna lo scorso anno superò l’Italia per quantitativo inserendosi al secondo posto. Negli Stati Uniti si è cominciato a vendemmiare l’uva per le spumantizazzioni e tra un po’ toccherà al resto con risultati davvero incoraggianti.

vendemmia-2013-300x193In Italia la situazione non è affatto diversa, secondo alcune stime molto empiriche il nostro paese dovrebbe riuscire a produrre tra i 46 ed i 47 milioni di ettolitri, un incremento eccezionale se pensiamo al 2014 che andò abbastanza male. Tutte le regioni cominciano a registrare un aumento che oscilla tra il 5% ed il 10% eccezion fatta per la Puglia che arriverà a produrre un 25% in più, Lazio e Trentino un +15% circa, la Toscana invece è in controtendenza con un 5% in meno mentre Sardegna e Lombardia rimangono sui valori dello scorso anno. L’annata di quest’anno oltre la quantità dovrebbe portare ad una qualità davvero ottima, con vini bianchi molto profumati e di buona struttura e dei vini rossi molto complessi ed eleganti ma sono solo previsioni poi il lavoro vero dovranno farlo gli enologi in cantina i quali avranno da divertirsi.

Sul piano delle esportazioni e del consumo interno i dati sono contrastanti, nel Mondo c’è grande richiesta per il nostro vino, soprattutto bollicine e rossi toscani mentre nel nostro paese il vino ha subito uno stop preoccupante, la gente preferisce bere di meno spendendo anche poco per ogni bottiglia dando probabilmente precedenza al consumo di birra che ha incrementato la percentuale di consumo. Ricordiamo che molto spesso una bottiglia da 75 cl di birra cosiddetta artigianale costa mediamente come un discreto vino rosso con una differenza di valori e di lavorazione completamente diverse.