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Tuesday, May 14th, 2024

Trampoliere-Hilton_1(vinoclick) Il primo luglio presso i saloni dell’Hotel Hilton a Roma si è svolta la chiusura dell’anno AIS con la giornata del Sommelier. Per l’occasione, oltre ai banchi d’assaggio completamente dedicati al Friuli sono stati consegnati i diplomi ai nuovi sommelier del 48mo corso. La cerimonia non è stata diversa dalle altre ma è sempre emozionante vedere persone di tutte le età e di tutti i ceti sociali felici di mostrare il loro Tastevin al collo e il diploma stretto tra le mani, fieri dei loro sacrifici durati 15 mesi, fatti di degustazioni, abbinamenti, appunti, domande e nottate a preparare un esame gimkana che porterà tutti (o quasi) a coronare un piccolo sogno.

Vederli girare per i banchi di assaggio e guardarli mentre applicano tutti gli insegnamenti alla lettera fa un certo effetto di tenerezza e di speranza, perché ognuno di loro sarà il veicolo perfetto per promuovere il vino in maniera si professionale ma anche passionale, il giusto connubio per dare la possibilità ai produttori di esprimere il loro talento ed i loro prodotti da promuovere in ogni angolo del paese prima che su altri mercati che non hanno la minima cultura enologica.

Trampiliere-Hilton_2Nel curiosare tra i banchi d’assaggio, tutti dedicati al Friuli, abbiamo avuto la possibilità di assaggiare e riassaggiare alcuni vini di aziende famose e meno famose che ci hanno portato oltre le nostre aspettative. La sala si prestava molto per le degustazioni, a parte la luce che ingannava un po’ l’esame visivo. Tra attori sui trampoli e spicchi di buon Montasio accompagnato da una musica a volte fuori luogo abbiamo degustato un buon pinot bianco di Castello di Spessa o un friulano di Colle Duga, profumi di frutta fresca, mineralità, fieno, mandorla, in bocca morbido, acido e sapido, perfetto equilibrio. Girando tra i produttori abbiamo scrutato e degustato l’immancabile Vie di Romans con un friulano davvero eccellente e un sauvignon dai profumi eleganti e uno chardonnay di grande struttura con passaggio in barrique. Davvero un gran friulano quello di Ronco del Gelso, equilibrato, persistente con grandi profumi tanto da farlo diventare un eccellenza. Siamo però rimasti colpiti dal ramandolo de La Roncaia, miele di castagno e frutta secca, elegante in bocca, di grande struttura, affinato in barrique 12 mesi.

Le dolenti note vengono dai tanti sauvignon degustati, sembrano un po’ tutti uguali, tutti un po’ troppo “piacioni”. Per quanto riguarda i friulani c’è stata una buona evoluzione per un vitigno che andrebbe un po’ più valorizzato.

La chiusura di stagione dell’AIS l’abbiamo trovata perfetta a partire dai sommelier che tra le mura amiche hanno davvero stupito per la loro preparazione e rapidità nel servire il pubblico passando per i neo-diplomati e i diplomati di vecchia data e finire con i produttori friulani e la gente comune e tutti con un unico denominatore, il vino.

 

 

One Response to “Roma Giornata del Sommelier”

  1. 8 Luglio 2013

    cyfrowa telewizja naziemna says:

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