Skip to Content

Friday, March 29th, 2024

di Massimiliano Furlan

(vinoclick) Le variazioni climatiche sono ormai entrate di prepotenza nel mondo del vino e non solo. Nel mese di aprile, sopratutto nei primi giorni del mese, si sono verificate gelate in tutta Europa, sopratutto in Francia dove le temperature sono scese tra i -3 e -6 gradi colpendo l’80% delle regioni vinicole tra cui Bordeaux e Borgogna. Quest’ultima ha subito un durissimo colpo sui vigneti di Chardonnay che in questo periodo sono nel pieno del ciclo di crescita, meno il Pinot Nero dove le vigne sono in evoluzione e si è potuto salvare il salvabile. Per quanto riguarda Bordeaux la situazione non è per niente diversa, le gelate notturne hanno danneggiato notevolmente l’evoluzione delle vigne recando danni incalcolabili. I viticoltori francesi presi dalla disperazione hanno acceso fuochi e candele per cercare di riscaldare in qualche modo le vigne con risultati che potremmo scoprire solo in divenire. La situazione sembra identica anche nella regione dello Champagne dove anche lì lo Chardonnay ha avuto ingenti danni, mentre Pinot Noir e Pinot Munier hanno retto per il momento all’urto delle basse temperature.

Lo stesso discorso, anche se meno grave, possiamo adattarlo al Piemonte dove le gelate notturne ha danneggiato in alcune zone del Roero e delle Langhe le vigne, costringendo le aziende a correre ai ripari con mezzi alternativi per il riscaldamento delle viti.

Ovviamente il discorso climatico va applicato a tutto il mondo dell’agricoltura, nel Lazio i coltivatori di Kiwi stanno subendo danni gravissimi ed anche loro sono ricorsi all’accensione dei fuochi per riscaldare le piante da frutto.

Sul piano dell’economia questo sarà l’ennesimo duro colpo a tutto il comparto agricolo e del vino in particolare modo, i francesi già annunciano una sotto produzione importante con un aumento considerevole dei prezzi. In Italia bisognerà aspettare ancora un pò per capire l’entità dei danni ma sopratutto l’evolversi del clima con una primavera che tarda a venir fuori, siamo sotto di diversi gradi rispetto alla media, questo porterà ad una maturazione tardiva se il meteo manterrà questo andamento.

Si discute da tempo delle variazioni climatiche che ogni anno sparigliano le metodologia di allevamento delle vigne, esperti continuano ad esprimersi con le soluzioni più varie mentre i produttori fanno voli pindarici per portare a termine le annate con sempre maggiore difficoltà.

Vedremo in estate al momento della vendemmia come risponderanno le amate vigne maltrattate da una natura feroce e influenzata dagli egoismi umani.

m.furlan@vinoclick.org