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Friday, April 19th, 2024

di Massimiliano Furlan

(vinoclick) La Sardegna è da sempre considerata un posto dove il vino è solo Cannonau e Vermentino ma sopratutto non è mai in cima alla lista degli acquisti tanto più se si intende bere del vino blasonato. Tra un’enoteca e l’altra la sperimentazione è caduta su Rocca Rubia 2016 Carignano del Sulcis Doc cantina Santadi localizzata nel sud della Sardegna ad un centinaio di chilometri dal mare e circondata da un terreno sabbioso argilloso con spiccata mineralità che influenza anche i suoi vini.

La Cantina Santadi viene ristrutturata con un cambio di proprietà nel 1960 e si avvale della consulenza del (crediamo) più bravo enologo italiano e forse mondiale, Giacomo Tachis. Questo trasforma completamente la linea organolettica dei vini dando loro carattere e raffinatezza levigando tutti i possibili difetti di un vitigno come per esempio il Carignano del Sulcis. Ad oggi, malgrado la scomparsa di Tachis, a cui tra l’altro è intitolata la via del punto vendita, la qualità dei vini rimane altissima. Oltre al Carignano vengono coltivati lo Chardonnay, Monica, Sangiovese, Cabernet, Merlot, Syrah, Vermentino, Nuragus e Nasco su 600 ettari vitati con una produzione di ben 1750000 bottiglie.

La realtà di Santadi è molto importante così come i suoi vini che hanno un apprezzamento molto radicato localmente ma anche nel Mondo grazie alla forte domanda di esportazione, nel territorio nazionale soffre ancora un pò non solo per la bassa cultura del buon vino ma anche perché purtroppo molto spesso vengono scelte le solite regioni vinicole puntando sulla sicurezza piuttosto che sulla novità.

Tornando alla nostra degustazione, abbiamo bevuto Rocca Rubia del 2016 Carignanno del Sulcis 100% trovandolo straordinario, un colore rubino intenso e profondo con dei profumi di mora e liquirizia che virano dolcemente su note balsamiche ed una speziatura importante con sentori di cuoio e cioccolata fondente il tutto fuso con una forte mineralità. In bocca è sublime, un bell’accenno di morbidezza con un grande equilibrio tra sapidità ed acidità con una chiusura elegante su note vanigliate e frutta rossa, ottima persistenza. Il vino sosta 12 mesi in barriques di 1° e 2° passaggio dopo una fermentazione in acciaio di circa 20-22 giorni.

La cantina Santadi è una bella realtà italiana e non solo della Sardegna, l’invito è di provare a degustare un pò più i vini dell’isola che non siano solo Vermentino.

 m.furlan@vinoclick.org